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La grande capitale ecuadoriana
Francesca Carrieri, SCU Ecuador 2022
Ciao a tutti, sono Francesca e sto svolgendo il mio servizio civile a Quito presso il Servizio Gesuita a Rifugiati, una ONG che aiuta e supporta rifugiati e persone in mobilità umana forzata.
Ho deciso di parlarvi un po’ di com’è vivere nella capitale ecuadoriana. Iniziamo dicendo che ci troviamo a 2900 metri sopra il livello del mare, siamo ai piedi delle Ande e siamo circondati da vulcani bellissimi. A Quito vivono circa 2 milioni di persone, quindi non un numero esageratamente grande se confrontato con altre capitali sudamericane. La cosa più particolare è la sua forma, stretta e lunga. Lunga, ma davvero lunga. La parte nord, la parte più tranquilla, e la parte sud, considerata quella più pericolosa, sono divise da una gigantesca scultura in alluminio chiamata la Vergine del Panecillo. Il nome si deve a quello della collina sopra cui si trova. Si tratta di un’altura naturale di 3.000 metri sul livello del mare, chiamata così per la sua somiglianza con una piccola pagnotta di pane. Oggi è il punto di osservazione naturale più importante della città, da cui si può apprezzare la vista sul centro storico e verso le estremità nord e sud.
Ok siamo ai piedi delle Ande, quindi fa freddo. Però siamo sull’Equatore, quindi dovrebbe fare più caldo. Quindi come mi devo vestire? Allora, prima di partire mi sono informata sulle temperature e devo dire che ad oggi sono ancora sorpresa. Innanzitutto in questi mesi dovremmo trovarci nel periodo delle piogge, periodo in cui dovrebbe piovere appunto ogni giorno e quasi incessantemente. I cambiamenti climatici però stanno modificando questo e da quando sono arrivata 3 mesi fa credo abbia piovuto al massimo 15 giorni. Come descrivere quindi il meteo a Quito… I quiteñi dicono che non esistono le stagioni e che il clima è sempre praticamente uguale. Per quello che ho potuto vedere sì, il clima è sempre uguale, ma le temperature cambiano tanto durante la giornata. Al mattino presto c’è già una luce bellissima e le temperature sono ovviamente più basse, in media intorno ai 7/8 gradi. Passate poche ore, avremo o un sole forte e dico davvero forte (se non metti la protezione ti bastano 30 minuti per scottarti) che ti permette di stare tranquillamente in maniche corte o un cielo nuvoloso. Poi, verso il pomeriggio e la sera devi rimetterti una felpa e una giacca. Uscire con la giacca di jeans a dicembre? Per me che sono abituata al freddo dell’Emilia Romagna è un sogno. Quindi torniamo al punto importante. Quando dovrete fare la valigia portate davvero un po’ di tutto, non fate come me che ho portato dei maglioni pesantissimi che in pratica non userò mai.
Poi, che cosa fare a Quito. Dopo aver visitato il centro storico con le sue chiese e le sue strade caratteristiche, ti viene voglia di andare al cinema? Di una palestra di arrampicata? Di visitare un museo? Di fare un corso di danza? C’è tutto. Vuoi andare in un centro culturale? Mangiare in un ristorante etnico? Per non parlare ovviamente di tutti i posti in cui mangiare cibo locale e di altri paesi sudamericani. Vuoi visitare un quartiere pieno di murales e graffiti? Vai alla Floresta. Vuoi vedere un mercato locale? Vai al mercato artigianale della Mariscal per acquistare ponchi, coperte e maglioni. Ti piacerà percorrere i suoi “vicoli” pieni di colori, oggetti e suoni che ti raccontano questo bellissimo paese.
Ah, Quito è anche piena di parchi: El Ejido, La Carolina, il Parco Metropolitano, l’Itchimbia per passeggiare, correre, fare picnic e praticare tanti tipi di sport. Quito è viva, piena di persone, di voci, di profumi e, ahimè, è anche piena di traffico. Ma è circondata da una natura meravigliosa e dopo una settimana passata in ufficio, sugli autobus e in mezzo a tanta gente, sapere che c’è lei che ti accoglie e ti permette di rilassarti (e di stancarti tanto con camminate e trekking) è impagabile.
Per conoscere e vivere bene Quito non ti basta il tempo che hai, ci sono così tante cose da fare e da scoprire che il tempo sarà comunque troppo poco.
Francesca Carrieri, SCU presso la sede di Gondwana JRS Quito